Art 62: incontro con il Mipaaf organizzato da Assocaseari e Agrimercati

Rozzano (Mi) – In scena ieri a Rozzano, nella sede di Agrimercati, l’incontro dal titolo  “La disciplina delle relazioni commerciali in materia di cessione di prodotti agricoli e agroalimentari. Art.62 – Le implicazioni per la filiera lattiero casearia”. Nel corso dell’incontro (foto), moderato dal presidente di Assocaseari, Gianni Brazzale, sono intervenuti tra gli altri Ettore Prandini, presidente di Coldiretti Lombardia, Roberto Cerminara, di Confcommercio Roma e Giovanni Di Genova, del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali. E proprio a quest’ultimo sono state rivolte numerose domande, alla vigilia dell’entrata in vigore dell’articolo 62, prevista per il 24 ottobre. “Noi stessi abbiamo ancora molte indecisioni su alcuni punti chiave del decreto applicativo, in particolare dopo il parere del Consiglio di Stato”, ha commentato Di Genova. Che ha proseguito: “Quest’articolo è una mezza rivoluzione, perché in realtà non aggiunge nulla a norme che già esistevano. Ma non venivano applicate”. Quanto agli aspetti burocratici legati alla nuova normativa, precisa Di Genova: “E’ vero, la parte burocratica si complica. La nostra stima è che il numero delle fatture emesse si moltiplicherà per quattro”. Di Genova, tra gli altri, si è soffermato anche sul tema delle sanzioni. “Sappiamo che, in questo momento, la paura più grande degli operatori della filiera è quella delle multe. Il decreto, però, non nasce per comminare sanzioni, ma con l’obiettivo di riequilibrare i rapporti di forza. Nessuno si troverà la Guardia di finanza alla porta il 25 ottobre, non abbiate paura delle multe”.  L’entrata in vigore dell’articolo 62, secondo Di Genova, non subirà alcuno slittamento, come invece richeisto da numerose organizzazioni di categoria. “Anche in mancanza di decreto applicativo la norma diverrà operativa il 24 ottobre. Stiamo volutamente ritardando la stesura delle linee guida che accompagneranno il decreto applicativo per comprendere bene le difficoltà e le problematiche”. Gli imprenditori presenti in sala, oltre a caldeggiare uno slittamento dell’entratta in vigore, hanno chiesto, tra le altre cose, l’eliminazione della differenza tra prodotti freschi e deperibili, conl’introduzione di una sola scadenza di pagamento: 45 giorni.

(AR)

Torna in cima