Centinaio: “Alle fiere, perché aziende e consorzi non espongono mai il tricolore?”

2019-03-20T13:28:59+02:0020 Marzo 2019 - 13:28|Categorie: Mercato|Tag: , , , , , |

Dusseldorf (Germania) – In merito a cosa gli fosse piaciuto o meno della forte presenza tricolore in fiera a Dusseldorf, Centinaio, non risparmia critiche al sistema Italia: “In fiera, mi è piaciuta l’Italia e la sua qualità, oltre al fatto che la presenza di aziende italiane era davvero consistente, segno che gli operatori italiani credono nell’internazionalizzazione. Penso che questi siano i grandi punti di forza del nostro Paese. Cosa non mi è piaciuto è il fatto che, a parte Ice – che si capiva che stava presentando produzioni italiane –, andando in giro per il padiglione 15 e 16 si coglieva che eravamo negli spazi dedicati all’Italia esclusivamente dal fatto che le scritte erano in italiano. Ma per il resto, poteva trattarsi di qualunque altro padiglione del resto del mondo. I tricolori da esporre li ha portati Federico Gordini (ideatore della Milano Wine Week, ndr). Signori, finché non facciamo squadra e non facciamo capire a tutto il mondo che vanno bene i Consorzi, le Regioni e i territori, ma che tutto questo è parte di qualcosa di più grande che si chiama sistema Italia, non si va lontano. Ed è sufficiente andare a visitare gli altri padiglioni della fiera qui a Dusseldorf per vedere come si presentano gli altri player di mercato rispetto al nostro Paese. Io sono convinto che sia bello andare nelle Marche, in Abruzzo, in Veneto e in tutte le altre regioni d’Italia. Ma il problema è che la maggioranza degli interlocutori italiani presenti a Dusseldorf non hanno comunicato i territori da dove arrivano e, soprattutto, il loro Paese d’origine. Che si chiama Italia: piaccia o non piaccia. E se non piace: allora, che ognuno vada per i fatti suoi”.

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