Il Perù autorizza 129 stabilimenti italiani a esportare carni suine e formaggi

2015-07-08T11:06:15+01:008 Luglio 2015 - 10:33|Categorie: Mercato|Tag: , , , , , , , |

Roma – Libero accesso al mercato peruviano per 129 stabilimenti dell’alimentare italiano. A stabilirlo è la Senasa (Servicio nacional de sanidad agraria), autorità peruviana preposta alla certificazione per l’esportazione in Perù, che sul suo portale www.senasa.gob.pe ha pubblicato la lista di impianti di produzione europei (clicca qui) autorizzati agli scambi con lo stato peruviano. Tra questi anche, per l’Italia, 42 impianti caseari e 87 di carne suina e derivati. La maggior parte di queste autorizzazioni sono valide fino all’ottobre 2017, mentre alcune fino al 2016 o al 2018. Un passo avanti notevole, in attesa che il lungo iter di entrata in vigore del Trattato di libero commercio (Tlc) fra Unione Europea e Perù, avviato nel marzo del 2013, azzeri progressivamente i dazi doganali. Tra i prodotti italiani di maggior interesse per il Perù, ad esempio, si trovano formaggi e vini. Questi ultimi saranno liberi dalle tariffe già a partire dal 2017, mentre per i primi bisognerà aspettare addirittura il 1° gennaio 2031. I macchinari italiani, invece, vengono già esportati senza alcuna imposta.

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