Roma – Tocca le 200mila tonnellate, collocandosi all’ottavo posto in Europa, la produzione italiana di legumi. Ciononostante, il Bel Paese resta un importatore netto: provengono dall’estero il 98% delle lenticchie, il 95% dei fagioli, il 71% dei piselli e il 59% dei ceci. Rispetto a una media Ue del 33%, nel 2016 l’Italia ha importato il 65% del suo consumo. È quanto evidenzia un report realizzato dall’istituto di ricerca Areté per conto dell’Alleanza cooperative agroalimentari. Dal 2015 superficie e produzione nazionale sono tornate ad aumentare, rispettivamente a 100mila ettari (+35%) e 190mila tonnellate (+37%). Gli aumenti produttivi più consistenti si sono registrati per ceci (+72%), lenticchie (+60%) e piselli (+52%). Quanto all’Europa, la produzione di legumi è in aumento, attestandosi a 5 milioni di tonnellate. La Francia è il primo produttore con 788mila tonnellate, seguita da Regno Unito, Lituania, Polonia e Germania. Quanto alla produzione mondiale, nel 2016 ha toccato il record di 82 milioni di tonnellate. Il primato è dell’India, con una market share del 21%.
Legumi: cresce la produzione, ma l’Italia si conferma importatore netto
federica2018-10-09T08:54:26+02:009 Ottobre 2018 - 09:30|Categorie: Ortofrutta|Tag: Alleanza Cooperative Agroalimentari, Ceci, fagioli, legumi, lenticchie, piselli|
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