Roma – Tra i prodotti più penalizzati dalla Brexit ci sarebbero le indicazioni geografiche, secondo un report di Nomisma. “Nel Regno Unito l’Italia esporta un miliardo di euro di prodotti Dop e Igp, un terzo dell’intero food&beverage made in Italy che finisce oltre Manica”, spiega Denis Pantini, responsabile area agroalimentare di Nomisma. La tutela delle indicazioni geografiche, infatti, “non fa parte della bozza di accordo tra Londra e Bruxelles; per l’Italia questo è un aspetto importante. Con l’uscita dall’Ue, l’Inghilterra non è obbligata a riconoscere le nostre denominazioni e siamo noi che ci perdiamo”, prosegue Pantini. Il report, si legge su ItaliaOggi, evidenzia che l’agroalimentare vale il 6% dell’export verso il Regno Unito. Quello inglese è anche il primo mercato per Prosecco, pelati e polpa di pomodoro. Inoltre, per i formaggi Grana Padano e Parmigiano Reggiano, l’export in Uk vale il 9%. Per alcuni territori le conseguenze sarebbero molto problematiche: “Per tre regioni italiane (Campania, Veneto e Basilicata) il Regno Unito arriva a pesare fino al 15% sull’export agroalimentare”.
Nomisma: “Con la Brexit a rischio un miliardo di euro tra Dop e Igp”
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