Verso Cibus Tec 2019 (22-25 ottobre): più padiglioni, più buyer e più settori rappresentati

2017-11-29T11:01:18+01:0028 Novembre 2017 - 16:04|Categorie: Fiere, Tecnologie|Tag: , , |

Parma – Cresce l’attesa per l’edizione 2019 della manifestazione parmense, che si preannuncia più ricca che mai. La filiera del dolciario fa infatti il suo ingresso tra i segmenti rappresentati a Cibus Tec, la kermesse organizzata da KpE (Koeln Parma Exhibitions) – braccio operativo di Fiere di Parma e Koelnmesse – dedicata al food processing e packaging. La 52esima edizione della rassegna, in calendario dal 22 al 25 ottobre 2019 alla Fiera d Parma, vedrà quindi ben 11 filiere rappresentate, che occuperanno non più quattro ma cinque padiglioni espositivi. In crescita anche il numero di buyer esteri attesi alla manifestazione, che sale a 3.500, provenienti da oltre 70 nazioni. L’apertura ai produttori di dolci è snack è stata possibile grazie al supporto di Prosweets Cologne e Ism (manifestazioni leader a livello internazionale in questo settore e organizzate da Koelnmesse GmbH). “Nel food processing e packaging siamo un modello di artigianalità per tutto il mondo, un esempio di innovazione, qualità e design. A Parma lo rappresentiamo dal 1939”, sottolinea Fabio Bettio, brand manager di Cibus Tec. “Condizione che, abbinata alla partnership con Koelnmesse, sta generando straordinarie sinergie a beneficio degli espositori di Cibus Tec, Anuga FoodTec e delle altre manifestazioni internazionali del nostro portfolio congiunto”. Entro il 2019, grazie a Koelnmesse, Ice-Agenzia e Regione Emilia Romagna, sarà inoltre attivata un’operazione di promozione che toccherà ben 25 tappe internazionali, tra manifestazioni come Andina Pack, Anutec India, Profood Tech e progetti speciali in Iran, EAU e Africa. Nel 2016 il settore delle tecnologie alimentari italiane ha registrato un valore di produzione pari a 4,9 miliardi di euro. Di questi, il 66%, che equivale a 3,2 miliardi di euro è richiesto dall’estero. Rosee le previsioni 2017, con un incremento stimato sia a livello produttivo (+0,7%) che nell’export (+0,8%) (fonte: Assofoodtec).

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