Napoli – Nel pieno dell’emergenza coronavirus, non poteva mancare l’opinione dei tecnici e degli scienziati che lavorano nel mondo del vino. Tra essi, Luigi Moio, enologo di chiara fama, ordinario di Enologia all’Università degli Studi di Napoli e vicepresidente dell’Organizzazione Internazionale della Vite e del Vino, interpellato da Winenews ha provato ha mettere qualche punto fermo e a dare qualche chiarificazione, ricordando anzitutto che “il virus non è un organismo, è semplicemente materiale genetico all’interno di un involucro proteico. Materiale privo di enzimi e di qualsiasi cosa necessaria per svolgere azioni biochimiche, quindi ha bisogno di una cellula ospite per vivere”. Detto questo, Moio esclude categoricamente una possibilità di diffusione attraverso il vino: “Questo virus, come quasi tutti, si trasmette attraverso l’uomo. Per gli alimenti non c’è alcun motivo di allarme, a patto che vengano rispettate le comuni norme igieniche. Per il vino, non esiste alcun rischio: l’ha detto Pasteur 175 anni fa, quando si beveva il vino perché, a livello igienico, era più sicuro dell’acqua”.
Diretta Coronavirus/Covid19 e viticoltura: il parere di Luigi Moio
RepartoGrafico2020-03-30T11:33:41+01:0030 Marzo 2020 - 11:33|Categorie: Vini|Tag: coronavirus, Luigi Moio, Organizzazione internazionale della vigna e del vino|
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