Parma – Nel 2020 il consumo di pane confezionato e sostitutivi è cresciuto del +4%. A incrementarne le vendite sono state soprattutto le restrizioni durante il lockdown che hanno spinto gli italiani all’approvvigionamento di prodotti confezionati e a lunga conservazione. È quanto emerge dal sondaggio realizzato dell’Istituto Piepoli e presentato dalla responsabile ricerche Nord Italia Daniela Tazzer durante il webinar ‘Pani morbidi, focacce, grissini, pizze, etc: da ricette regionali a protagonisti nazionali e internazionali’, realizzato da Cibus Lab in collaborazione con Gdo News. La relazione ha anche mostrato come, durante l’acquisto, l’attenzione è sempre più rivolta al tipo di farina utilizzata nella lavorazione del prodotto (42%), soprattutto da parte delle consumatrici (48%). Tra i claim più ricercati: realizzato con materie prime 100% italiane (50%), biologico (32%), prodotto con farine integrali (27%), senza glutine (14%). E se pensando al pane confezionato e ai sostitutivi Mulino Bianco (40%) e Barilla (13%) sono i primi brand che saltano alla mente degli italiani, sul podio, al terzo posto, compare la Mdd (8%).
Bakery salato: la pandemia spinge il consumo di pane confezionato e sostitutivi (+4%)
RepartoGrafico2021-03-03T11:51:29+01:003 Marzo 2021 - 11:50|Categorie: Bio, Dolci&Salati|Tag: bakery salato, pane confezionato, sostitutivi del pane|
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