Milano – Il tonno in scatola piace agli italiani. A tal punto che il 50% ne ha incrementato il consumo durante la pandemia. I dati elaborati da Ancit (Associazione nazionale conservieri ittici e delle tonnare) sottolineano che, nel 2020, il comparto valeva 1,4 miliardi di euro, in crescita del 6% rispetto all’anno precedente. Durante i mesi del lockdown, inoltre, il tonno è stato protagonista della spesa con un +33% di vendite. La produzione nazionale si aggira intorno alle 80mila tonnellate (+8,21% sul 2019), mentre il consumo tocca quota 161mila tonnellate (+4,7% sul 2019). Le esportazioni mostrano segno positivo e raggiungono 31mila tonnellate (+18,6%). Tra i paesi che più apprezzano le conserve ittiche italiane spiccano Germania, Grecia, Canada, Arabia Saudita ed Emirati Arabi. Le importazioni, invece, si attestano a 98mila tonnellate (+4,15%). L’intero comparto conserviero ittico – che comprende anche la produzione di sgombri, acciughe e sardine – stima un fatturato 2020 di 405 milioni di euro. Nel complesso, il giro di affari vale oltre un miliardo e 810 milioni di euro (Fonte: Ancit su dati Istat).
Crescono i consumi di tonno in scatola. Nel 2020 vendite in aumento del 33%
RepartoGrafico2021-05-27T09:06:57+02:0027 Maggio 2021 - 09:06|Categorie: Grocery|Tag: Ancit, conserve ittiche, istat, tonno in scatola|
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