Parigi (Francia) – Monta la rabbia tra consorzi e aziende sulla proposta avanzata dal Mipaaf, insieme ai ministeri dell’Economia e dello Sviluppo, di inserire un ologramma della Zecca dello Stato sui prodotti a Denominazione. Non bastava la decisione, presa poco tempo fa, di sostituire, per tutti i prodotti Dop, la dicitura “Certificato dal ministero delle Politiche alimentari agricole e forestali” con quella ‘rivoluzionaria’ che recita: “Certificato da ente terzo autorizzato dal ministero delle Politiche alimentari agricole e forestali”. Con le conseguenze del caso: lastra di stampa e pack da sostituire. Ora con un colpo di mano da parte di qualche zelante parlamentare, all’interno della legge di stabilità, approvata con voto di fiducia, è stato inserito, in zona Cesarini, l’articolo 59bis. La domanda nella testa di tutti è: a chi giova l’ologramma? (AF)
SPECIALE SIAL/PARIGI
Consorzi e aziende contro l’ologramma per le Dop
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