Internazionalizzazione e commercio estero: spunta l’ipotesi di un comitato interministeriale guidato da Esteri e MimI (ex Mise)

2022-10-27T11:04:43+02:0027 Ottobre 2022 - 11:04|Categorie: Mercato|Tag: , , , , |

Roma – Nella ridefinizione delle competenze ministeriali del governo Meloni, sembra spuntare l’ipotesi di un nuovo Comitato interministeriale dedicato all’internazionalizzazione del sistema economico e al commercio estero. A lanciare l’indiscrezione è il Sole 24 Ore, secondo cui il nuovo organismo verrebbe co-presieduto dal ministero degli Esteri, oggi affidato al vicepremier forzista Antonio Tajani, e da quello delle Imprese e del Made in Italy (ex Mise, ministero dello Sviluppo economico), in mano ad Adolfo Urso di Fratelli d’Italia.

L’internazionalizzazione del sistema economico, precedentemente affidata al ministero delle Imprese del Made in Italy (MimI, ex Mise), era stata spostata tre anni fa da Luigi Di Maio, che l’aveva portata con sé alla Farnesina durante il governo Conte Bis. Secondo il quotidiano di Confidustria, la competenza rimarrebbe per il momento in mano al ministero degli Affari esteri. Ma una norma da inserire nel probabile ‘Decreto competenze ministeri’ potrebbe trasformare l’attuale Cabina di regia dedicata all’internazionalizzazione (oggi partecipata da cinque ministeri, le regioni, Unioncamere e le associazioni imprenditoriali) in un nuovo Comitato interministeriale. La cui guida verrebbe spartita proprio tra Esteri e Imprese e Made in Italy.

L’istituzione del nuovo organismo co-presieduto tra i due dicasteri, continua il Sole 24 Ore, avrebbe un’incidenza maggiore a livello operativo e normativo rispetto al passato. Allo stesso tempo, andrebbe a ritoccare la governance degli enti per l’internazionalizzazione. Tra cui: l’Ice, attualmente guidata da Carlo Ferro, il cui mandato scade a fine novembre; il Comitato agevolazioni di Simest e il Comitato portafoglio Sace.

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