Roma – Nel 2023, la quota di frutta e verdura confezionata a peso imposto si è assestata a quota 37,9% a volume (nel 2022 era 38,2%) e a quota 45,5% a valore (rispetto al 44,9% dell’anno precedente per effetto della crescita dell’inflazione) poiché il prezzo al chilo delle referenze confezionate è tendenzialmente più alto rispetto allo sfuso.
I dati – pubblicati da IFN Italia Fruit News su elaborazione Monitor Ortofrutta Agroter su dati Circana – evidenziano dunque che oggi oltre un terzo di tutta l’ortofrutta di prima gamma venduta (esclusi i prodotti di IV e V Gamma) è confezionata a peso imposto, mentre come spesa corrisposta ci avviciniamo più alla metà del totale.
La quota di peso imposto, tuttavia, differisce tra frutta e verdura. Nella frutta la parte di peso imposto venduta è inferiore di cinque punti rispetto alla media: 32,9% a volume, contro un 37,9% del totale frutta e verdura di prima gamma. In modo complementare, la quota della verdura risulta sopra la media (44,2% a volume nel 2023) e di oltre 11 punti maggiore rispetto alla frutta.