Roma – Nell’ambito della riunione preparatoria all’istituzione del Tavolo di filiera del pomodoro, svoltasi al ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste e presieduta dal Sottosegretario Patrizio La Pietra, Copagri, la Confederazione dei lavoratori agricoli, ha invitato a “puntare con decisione sulle innumerevoli possibilità offerte dalla ricerca e dall’innovazione applicate all’agricoltura, a partire dalla blockchain e dalle Tecniche di Evoluzione Assistita-Tea”, che ha definito “una conditio sine qua non per favorire la tracciabilità del pomodoro a migliorarne le caratteristiche agronomiche, andando in tal modo a perseguire il miglioramento quali-quantitativo di una delle produzioni di punta del nostro Paese”. L’Italia è il primo produttore di pomodoro all’interno dell’Ue e il terzo a livello mondiale, alle spalle di Stati Uniti e Cina, con una produzione che nel 2023 è stata pari a circa 5,4 milioni di tonnellate. La produzione è equamente divisa tra il Nord e il Sud del Belpaese, e quella per il consumo fresco è quasi interamente dedicata al mercato interno e presente quasi tutto l’anno. La filiera non si riuniva da tre anni. Al suo interno si distinguono una sezione dedicata al pomodoro da industria e una al prodotto da mensa, “comparti caratterizzati da situazioni e da problematiche differenti, legate ai diversi tipi di coltivazione e alla diversa concorrenza dai paesi esteri”, come ha ricordato ancora Copagri, rimarcando la necessità di sperimentare una varietà di pomodoro resistente al parassita orobanche, ottenuta tramite le Tea: “Le piante di pomodoro sono soggette a diverse malattie e attacchi da parte di insetti, che comportano aumenti di costi e perdite produttive e che potrebbero essere contrastate anche grazie al miglioramento genetico”.
Copagri: “La filiera del pomodoro deve puntare sulle Tea”
federico2024-07-25T10:18:49+02:0025 Luglio 2024 - 10:18|Categorie: Grocery|Tag: copagri, filiera pomodoro, Patrizio La Pietra|