Milano – Nel 2023, il 74% del grano duro esportato dalla Turchia verso l’Europa ha raggiunto l’Italia. I numeri, elaborati da Confagricoltura su dati Istat e pubblicati da la Repubblica Affari&Finanza, vedono il Bel Paese al primo posto tra i porti di approdo del prodotto turco. L’anno scorso l’Italia ha importato grano duro per un valore di 1,2 miliardi di euro, corrispondente a tre milioni di tonnellate (1,1 milioni di tons in più rispetto al 2022). Il ruolo della Turchia come fornitore è sempre più rilevante: se nel 2020 rappresentava l’1,4% dell’import italiano, si legge sul quotidiano, nel 2023 la percentuale è salita al 13,6%.
Tra i principali produttori di frumento, al primo posto per superficie c’è l’India, con 30,3 milioni di ettari, seguita dalla Russia con 29,3 milioni, e dalla Cina con 23,5 milioni. In questo scenario la Turchia ha registrato una notevole espansione nell’ultimo decennio: nel 2013 si trovava al 31esimo posto nel ranking dei Paesi esportatori, mentre nel 2023 ha raggiunto il 14esimo posto.