Bologna – Granarolo punta il dito contro il caro-energia in Italia, e non solo. E, visti gli aumentati costi di produzione, chiederà un adeguamento dei listini alla Gdo.
Per i suoi stabilimenti italiani, nel 2025, il gruppo del lattiero caseario spenderà tra i 10 e i 15 milioni di euro in più rispetto ai 45 milioni inizialmente previsti. Ne parla il Sole 24 Ore, a cui Gianpiero Calzolari, presidente della società, ha dichiarato: “Con un aumento tra i 10 e i 15 milioni di euro, l’incidenza del costo dell’energia sul fatturato della Granarolo passa dal 4 al 6%. […] Abbiamo avviato un piano per ridurre l’utilizzo di gas naturale sostituendolo con il biometano e il fotovoltaico, ma al momento l’impatto di questi progetti sul bilancio è ancora irrilevante perché siamo ancora in fase di cantiere”.
A ciò si somma il prezzo del latte, che Calzolari si aspetta rimarrà alto ancora per buona parte del 2025: “Oggi il prezzo del latte è intorno ai 60 euro al quintale e mi aspetto che si manterrà a questi livelli per buona parte del 2025. Noi raccogliamo e lavoriamo oltre 9 milioni di quintali di latte all’anno: è chiaro che il prezzo del latte ha un peso determinante nella nostra bilancia dei costi”.
“Stiamo chiedendo alla Grande distribuzione di aggiornare i prezzi”, spiega dunque Calzolari al quotidiano. “Stiamo chiedendo di adeguare i listini al rialzo di circa il 10%, proporzionalmente ai nostri aggravi. Cominceremo la trattativa con la Gdo, del resto i nostri costi sono tutti certificabili. Tutti si aspettano sempre che l’industria della trasformazione sia in grado di assorbire gli aumenti di costo. Io dico che oggi stiamo raggiungendo il limite dell’assorbibilità”.
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