La commissione Ue cambia passo sull’agroalimentare. De Castro: “Discontinuità importante”

2025-02-18T12:02:45+02:0018 Febbraio 2025 - 12:02|Categorie: in evidenza, Mercato|Tag: , |

Roma – La commissione europea presenterà un paper sull’agroalimentare tramite il neocommissario Christophe Hansen. Come anticipato da ItaliaOggi, il documento segna un cambio di passo che punta a semplificare le norme e a migliorare la redditività del settore, guardando alle attività agricole come soluzione e non come problema. Le quattro azioni chiave sono rivolte alla redditività, alla competitività, alla sostenibilità e alla vitalità delle aree rurali. A queste si aggiungono due misure di accompagnamento: riduzione della pressione burocratica e spinta all’innovazione.

Sempre sul quotidiano, Paolo De Castro, già eurodeuputato e ministro dell’Agricoltura, saluta con favore l’iniziativa di Bruxelles: “E’ una vittoria su più fronti per l’agricoltura italiana“, commenta. “Ed è una discontinuità importante: la dimensione economica e sociale diventa prioritaria rispetto a quella ambientale. Tornano temi come la competitività del settore; il rafforzamento delle filiere per non far perdere valore agli agricoltori rispetto ad attori più grandi; l’etichettatura per rendere i consumatori consapevoli dell’origine delle materie prime; una Pac più competitiva e meno burocratica; la promozione sui nuovi mercati che si voleva eliminare per carni e vini”.

Tra le altre cose, Hansen ha anticipato “il varo a marzo di un nuovo regolamento sul vino che si sommerà ad altri due provvedimenti: uno sull’Ocm e uno sulle pratiche sleali”. In merito alle etichette allarmistiche sul vino, “la commissaria Ue alla Salute, Stella Kyriakides, he detto che non c’è alcuna urgenza e che in agenda non c’è nulla. Certo, il tema della sensibilità salutistica resta sul tavolo, come il Nutriscore. Tornerà nel dibattito, magari con una visione più europea”.

De Castro ha poi sottolineato il tema della reciprocità con i partner commerciali: “Il nodo sono i prodotti che entrano nell’Ue, per cui i controlli sono demandati agli Stati membri. Possono i Paesi Bassi, da soli, controllare la quantità travolgente di merci che entrano nel porto di Rotterdam? C’è un tema di rispetto delle regole. Se la carne avicola argentina importata non deve contenere antibiotici, dev’essere verificabile. Idem per la reciprocità su benessere animale e lavoro minorile”.

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