Meda (Mb) – La nuova campagna di Essere Animali con a tema le sofferenze dei polli allevati nelle filiere (leggi qui) è un classico esempio di terrorismo mediatico. La foto e il nome di Massimiliano Silvestri, presidente di Lidl Italia, compaiono nel sito dell’associazione animalista associate a un pay off: “Anch’io non faccio niente per i polli”, ispirandosi al claim dell’insegna ‘Lidl, anch’io‘. In pratica Essere Animali contesta alla catena italiana la mancata adesione all’European Chicken Commitment (Ecc) per eliminare le principali cause di sofferenza dei polli allevati nelle filiere dei suoi fornitori. Se la causa può essere giusta, non così le modalità per portarla avanti. E’ una logica delirante. Da ‘Sbatti il mostro in prima pagina’. Senza che il succitato ‘mostro’ abbia compiuto chissà quale reato. Io, che ho qualche capello grigio, me le ricordo bene le campagne di odio simili a queste. Quella contro il commissario Calabresi, ad esempio, reo, secondo la sinistra extraparlamentare ma non solo, di aver ‘suicidato’ l’anarchico Pinelli facendolo cadere da una finestra della Questura di Milano (15 dicembre 1969). Non era vero ma il commissario venne ucciso il 17 maggio 1972 da un commando di Lotta Continua. Non credo proprio si arrivi a questo, Silvestri stia tranquillo, ma certi attacchi contro la persona, amplificati dai social, possono sfociare in comportamenti dall’esito imprevedibile.
Essere Animali attacca Silvestri (Lidl Italia) / 2. Il commento di Angelo Frigerio: “Puro terrorismo mediatico”
federico2025-02-27T09:25:30+02:0027 Febbraio 2025 - 09:25|Categorie: Carni, in evidenza|Tag: allevamento, essere animali, Lidl Italia, Polli|
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