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Largo consumo: innovazione digitale e inverno demografico tra le sfide future. L’analisi Nomisma

2025-04-17T11:00:35+02:0017 Aprile 2025 - 11:00|Categorie: Mercato|Tag: , , , , |

Milano – In un contesto globale che vede le previsioni sul Pil globale in calo, con prospettive peggiorate dai contraccolpi della politica economica e commerciale degli Stati Uniti, le famiglie italiane vedono una leggera crescita della spesa per consumi. Le vendite al dettaglio risentono però del clima di incertezza, con il rallentamento economico che favorisce gli acquisti presso il discount. A sottolinearlo Denis Pantini, responsabile agroalimentare Nomisma in occasione dell’evento ‘Industria dei beni di consumo ed evoluzione del contesto competitivo. Strumenti e soluzioni per la trasformazione digitale’ organizzato da Ibc, l’Associazione delle industrie dei beni di consumo. Tra i principali cambiamenti nei driver d’acquisto dei consumatori italiani, l’analisi evidenza un grande focus su aspetti salutistici, territoriali e di sostenibilità.

“Si tratta di tre macro fattori che influenzeranno maggiormente le scelte di consumo nei prossimi anni”, sottolinea Pantini. Quanto alle sfide che attendono la filiera del largo consumo nel prossimo futuro, “l’inverno demografico in cui è entrata l’Italia, porterà inesorabilmente a cambiamenti sui consumi (anche a livello quantitativo) obbligando così le imprese a guardare sempre di più all’export malgrado un contesto geopolitico fortemente instabile e orientato a politiche protezioniste. E, in questo scenario, l’innovazione digitale rappresenta non solo una sfida, ma soprattutto un’opportunità per rispondere concretamente alle evoluzioni del mercato. Oggi, però, sono soprattutto le imprese del settore alimentare a evidenziare una carenza nelle competenze interne per lo sviluppo della digitalizzazione, fattore che diventa strategico per le Pmi del largo consumo sempre più strette tra un mercato interno saturo e in progressivo ridimensionamento e limiti strutturali e dimensionali necessari ad una maggior internazionalizzazione”.

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