Centromarca sui dazi Usa (1): impatto tra i 500 milioni e i 3,3 miliardi di euro sull’export di beni italiani di largo consumo

2025-07-02T11:46:36+02:002 Luglio 2025 - 11:44|Categorie: in evidenza, Mercato|Tag: , , , , |

Milano – “L’introduzione dei dazi statunitensi potrebbe costare all’export italiano di prodotti food e non food tra i 500 milioni e i 3,3 miliardi di euro”. È quanto afferma Centromarca in una nota diffusa oggi. In dettaglio, in relazione all’aliquota che potrebbe scattare il prossimo 9 luglio, i valori da considerare sono: 10%, -489 milioni di euro di esportazioni in valore; 20%, -1,067 miliardi; 30%, -1,734 miliardi; 40%, -2,489 miliardi; 50%, -3,334 miliardi.

Come avevamo già segnalato nei giorni scorsi (leggi qui) e come conferma anche l’associazione italiana dell’industria di marca – sulla base di uno studio realizzato con il supporto scientifico di Nomisma – a penalizzare ulteriormente le esportazioni contribuirebbe anche il cambio sfavorevole euro/dollaro: nei primi mesi del 2025 la valuta europea si è apprezzata significativamente rispetto a quella americana (+11% tra gennaio e giugno) raggiungendo i livelli più elevati dal 2022.

“L’incertezza sull’applicazione dei dazi preoccupa molto le nostre industrie, sia sul piano economico sia perché non consente un’adeguata pianificazione strategica e nella contrattazione con i buyer statunitensi”, sottolinea Vittorio Cino, direttore generale di Centromarca, che rappresenta 193 imprese per oltre 2600 marchi del largo consumo. “Nel 2024 le importazioni Usa di beni grocery italiani hanno prodotto un giro d’affari di 9,9 miliardi di euro, con una crescita del +161% rispetto al 2014 e un’incidenza dell’11% sull’export complessivo del settore. È degno di nota il fatto che nei primi quattro mesi di quest’anno l’incremento a valore è stato del 14% rispetto allo stesso periodo del 2024”.

 

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