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India / Carne coltivata, nasce la prima biobanca di cellule staminali animali

2025-08-18T08:49:24+02:0018 Agosto 2025 - 08:49|Categorie: Carni, Mercato|Tag: , , , |

Hyderabad (India) – L’industria della carne coltivata in India ha appena ricevuto un forte impulso, con la creazione di una biobanca di cellule staminali animali, la prima nel suo genere, che considera le proteine una priorità fondamentale. La struttura sorge presso l’Istituto nazionale di biotecnologia animale (Niab) di Hyderabad.

Tra le priorità figurano l’accelerazione dei progressi nella medicina veterinaria, nelle terapie rigenerative e nella produzione di proteine coltivate, nel tentativo di ridurre la dipendenza dalle importazioni e promuovere la capacità di produzione biologica del Paese.

La biobanca è dotata di un’unità di coltura di cellule staminali, una biostampante 3D per l’ingegneria tissutale, un laboratorio di coltura batterica, strutture di crioconservazione, camere autoclavi, sistemi avanzati di trattamento dell’aria e un sistema di alimentazione elettrica di emergenza.

La nuova biobanca è l’ultima di una serie di sviluppi che segnalano il progresso della futura economia alimentare indiana. Nel 2024 sono stati aperti due centri per le proteine alternative a Bengaluru, proprio mentre l’Autorità indiana per la sicurezza alimentare e gli standard (Fssai) lavorava alla creazione di un quadro normativo per i nuovi alimenti.

A dicembre, l’azienda indiana Biokraft Foods ha organizzato la prima degustazione pubblica di carne coltivata del Paese, presentando il pollo ibrido a oltre 30 partecipanti a Mumbai. E quest’anno ha presentato prodotti ittici coltivati nell’ambito di un progetto con un istituto di ricerca sostenuto dal governo, annunciando al contempo la sua intenzione di richiedere l’approvazione normativa alla Fssai.

Biokraft Foods punta a lanciare sul mercato i propri prodotti a base di carne e pesce entro il 2026. Il mercato sembra pronto. Da un sondaggio condotto nel 2024 è emerso che oltre il 60% degli indiani è disposto ad acquistare carne coltivata, mentre il 59% la considera un’alternativa alla carne convenzionale che promuove la sicurezza nutrizionale.

 

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