Bruxelles (Belgio) – Sarà presentato dalla Commissione Ue il prossimo 7 ottobre un pacchetto di misure di salvaguardia per l’industria siderurgica europea. L’obiettivo sarebbe ridurre di quasi la metà le quote di importazione di acciaio a dazio zero e alzare al 50% le tariffe sui volumi extra, in linea con i dazi già applicati da Stati Uniti e, in parte, dal Canada.
A illustrare il pacchetto il commissario europeo all’Industria Stéphane Séjourné, che avrebbe affermato, come ripreso da Repubblica: “Non possiamo essere i soli ad autoimporci principi che gli altri non applicano più”, in riferimento alla decisione di passare a un regime di dazi permanenti e uscire dalla stretta osservanza delle regole Wto.
Le attuali misure Ue di salvaguardia sull’acciaio scadranno il 30 giugno 2026. “Da tempo però l’industria – già penalizzata dai dazi al 50% applicati da Donald Trump – chiede a gran voce uno scudo più solido per fermare la marea di acciaio cinese sovvenzionato che inonda il mercato continentale e mette in difficoltà non soltanto la siderurgia, ma anche settori chiave come l’automotive. Bruxelles ha già messo in campo una prima stretta: dal primo aprile, le importazioni a dazio zero sono state ridotte del 15%”, scrive ancora il quotidiano, che riprende i dati Ocse, secondo cui l’eccesso globale di produzione raggiungerà le 721 milioni di tonnellate entro il 2027, mentre tra il 2017 e il 2023 la produzione europea è scesa da 160 a 126 milioni di tonnellate.