Londra (Uk) – DoorDash ha chiuso ufficialmente l’acquisizione di Deliveroo, con la più importante operazione del settore food delivery degli ultimi anni, di cui si è molto parlato nei mesi scorsi (leggi qui). L’intesa, firmata lo scorso maggio, ha un valore di 2,9 miliardi di sterline (circa 3,3 miliardi di euro) e segna un’ampia trasformazione della geografia competitiva del mercato globale.
L’operazione impatta direttamente più di 7 milioni di utenti, oltre a coinvolgere circa 178mila ristoranti partner e 130mila rider attivi. In una lettera aperta, Tony Xu, co-fondatore e Ceo di DoorDash, ha sottolineato che questa transazione rappresenta “l’inizio di un nuovo capitolo, non la fine del vecchio”. Xu ha assicurato che l’app e i servizi di Deliveroo non verranno eliminati, ma evolveranno attraverso la fusione tra tecnologia e presenza internazionale di DoorDash e l’identità riconosciuta di Deliveroo.
Per i ristoratori, Xu anticipa l’introduzione di strumenti innovativi per gestire l’attività e raggiungere nuovi clienti. Nei confronti dei rider, l’impegno dichiarato è quello di preservare la flessibilità contrattuale, oltre a garantire maggiori forme di supporto e condizioni operative più sicure.
Un cambiamento importante riguarda anche la leadership: Miki Kuusi, co-fondatore di Wolt e attuale responsabile internazionale di DoorDash, assumerà il ruolo di Ceo di Deliveroo con sede a Londra.
Nel panorama europeo, l’operazione può ridisegnare gli equilibri competitivi, stimolando nuove fusioni o partnership e spingendo le piattaforme locali a rafforzarsi per restare rilevanti.