Washington (Usa) – Sta per iniziare quello che viene definito come il più grande banco di prova per i dazi americani. Mercoledì 5 novembre, infatti, l’amministrazione Trump (non è del tutto confermata la presenza del presidente stesso in aula) dovrà presentarsi in udienza davanti alla Corte Suprema degli Stati Uniti. Il motivo del contendere: un gruppo di piccole imprese – tra cui un produttore di giocattoli dell’Illinois e un importatore di vini con sede a New York – e alcuni governi statali Usa sosterrebbero che la maggior parte dei dazi imposti dall’amministrazione Trump “siano illegali e debbano essere annullati”.
Come spiega la Cnn, i legali rappresentanti del gruppo avrebbero portato all’attenzione della Corte Suprema degli Stati Uniti un fatto in particolare: Trump avrebbe abusato dei suoi poteri effettivi avvalendosi dell’International Emergency Economic Powers Act (Ieepa), una legge di emergenza a difesa della sicurezza americana risalente al 1977, per imporre le tariffe a quasi tutti i partner commerciali degli Stati Uniti. A febbraio 2025 infatti, il presidente aveva invocato tale legge, definendo l’imposizione dei dazi necessaria per “contrastare l’aumento delle importazioni e la diffusione di fentanyl proveniente dal Messico, in quanto minacce per la sicurezza americana”. Ma sostengono i legali del gruppo di imprese americane e governi statali “la legge Ieepa non fu concepita per conferire al presidente un potere così ampio”. Stando a quanto riporta la Cnn, la decisione della Corte Suprema potrebbe arrivare entro la fine dell’anno.