Genova – Secondo quanto riportato da La Repubblica Genova, nell’ambito delle intercettazioni per l’inchiesta che ha portato all’arresto i vertici Carige, sarebbero emerse responsabilità degli indagati nell’ostacolare l’attività di Esselunga a Genova. “Esselunga non apre, l’artefice del rinvio è Berneschi… la sinistra, c’avevamo dipendenti dentro 28 persone, figli, fratelli, padri, amanti di magistrati liguri” (Giuseppe Filetto, Marco Preve, La Repubblica), avrebbe affermato nel corso di una conversazione Ferdinando Menconi, ex amministratore delegato di Carige Vita Nuova, il comparto assicurativo della banca genovese. Il riferimento è naturalmente a Giovanni Berneschi, ex presidente di Carige. Se confermato, sarebbe l’ennesimo caso di un’ingerenza indebita nelle attività dell’insegna di Caprotti. Per altro Esselunga continua a riscontrare difficoltà nell’apertura di un punto vendita nel capoluogo ligure. Lo scorso 14 maggio, il Consiglio comunale ha bocciato una mozione che invitava la giunta a consentire l’insediamento di un punto vendita dell’insegna (vedi qui).
Inchiesta Carige: i vertici della banca avrebbero ostacolato l’apertura di Esselunga
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