Parma – Mercato interno in ripresa, produzione in calo e andamento positivo per l’export. È il bilancio sintetico dell’andamento del prosciutto di Parma nel 2015. Secondo i dati diffusi dal Consorzio di tutela la produzione del 2015 si è attestata a circa 8,4 milioni di cosce, con un calo del 3,8% rispetto al 2014. Tuttavia, dopo anni di difficoltà, le vendite in Italia segnano una ripresa, soprattutto nella seconda parte dell’anno. Nel mercato interno, il preaffettato cresce del 7,3% per un totale di circa 18 milioni di vaschette, riportando i volumi ai livelli pre-crisi. Buon andamento per l’export che regista un +3,9% a volume pari a oltre 2,7 milioni di prosciutti, per un fatturato stimato di 260 milioni di euro. La quota export si è attestata al 32% con il mercato comunitario che assorbe il 61% delle esportazioni. Ma sono i paesi terzi a mostrare le crescite più evidenti. Gli Stati Uniti consolidano i brillanti risultati dell’anno precedente e si confermano primo mercato estero di sbocco con 582mila prosciutti (+3%); seguono Francia e Germania al secondo posto (454mila) che registrano una crescita rispettivamente del 4% e del 2%. Continuano a crescere in modo significativo i Paesi del Nord e dell’Est Europa, mentre oltreoceano sono da segnalare il Giappone con 125mila prosciutti (+18%), il Canada in crescita del 19%, e l’Australia (+13%).
Prosciutto di Parma: segnali di ripresa in Italia. Crescita del 3,9% all’estero
RepartoGrafico2016-03-24T14:58:43+02:0024 Marzo 2016 - 14:58|Categorie: Salumi|Tag: export, prosciutto di parma|
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