Modena – Maurizio Moscatelli, Ad di Granterre e Andrea Schivazappa, Ceo di Parmacotto, commentano il recente accordo che ha portato alla creazione del più grande polo italiano dei salumi con 2.500 dipendenti e 1,1 miliardi di ricavi, con una previsione di 1,5 miliardi entro i prossimi cinque anni. Da un’intervista congiunta a L’Economia del Corriere filtrano così le prime informazioni sulla partnership. “Piccolo è bello? Non ho nulla contro il piccolo, ma il grande è ineluttabile“, dichiara Moscatelli. “Siamo tra i maggiori produttori di prosciutto cotto”, prosegue, “ma siamo poco forti come brand. Parmacotto, con i brand Parmacotto, Boschi Fratelli e Parmacotto Llc negli Usa, invece è un marchio noto e riconosciuto: una combinazione perfetta“.
Per quanto riguarda la governance, Schivazappa spiega: “Con la joint venture, il 100% delle azioni di Parmacotto verranno conferite a Salumifici Granterre. Fino al 2025 comunque le due società rimarranno entità legali distinte, in vista poi di un’integrazione“. Tra gli obiettivi del nuovo polo c’è sicuramente un consolidamento sui mercati esteri, in particolare negli Stati Uniti: “L’export italiano dell’agroalimentare vale circa 60 miliardi e si stima che l’export italian sounding ne valga altrettanti. Un danno enorme. Bisogna assolutamente recuperare. Come fare? Presentandosi sui mercati con un campione forte, facendo sinergie in un settore come il nostro fortemente frammentato. Per questo mi auguro che possano esserci altre operazioni nel nostro mondo come questa”, conclude Schivazappa.
In foto, da sinistra: Maurizio Moscatelli e Andrea Schivazappa