Milano – L’area studi Mediobanca presenta il nuovo report sul settore dell’acqua confezionata. Il mercato globale è stimato in oltre 387 miliardi di litri, per un valore al dettaglio pari a 155 miliardi di euro. Il prezzo medio al litro è attorno a 40 centesimi, che scende a 30 nella Ue e a 20 in Italia. Il consumo mondiale è cresciuto nell’ultimo ventennio al 7,4% annuo e le previsioni per il prossimo quinquennio indicano ritmi analoghi, tra il 7% e l’8%. In testa la Cina, con 103,1 miliardi di litri per 26,1 miliardi di euro al dettaglio. L’Italia, invece, con 13,5 miliardi di litri, è al nono posto. Il nostro Paese vanta altri primati: è il secondo esportatore di acqua confezionata minerale della Ue con 605 milioni di euro, alle spalle della Francia (761 milioni), e il terzo mondiale preceduto anche dalla Cina. Sempre nella Ue, il Bel Paese è il primo esportatore di acqua gassata con 440 milioni di euro, quasi il 50% del totale dell’Unione. Da ultimo, in Italia l’acqua minerale rappresenta il 76,2% del consumo di tutte le bevande analcoliche, la percentuale più alta in Europa (che riporta un valore medio del 45,8%). Il mercato dell’Ue, dal canto suo, ammonta a 63,7 miliardi di litri pari al 16,5% del totale mondiale, per 19,1 miliardi di euro al dettaglio. Il consumo complessivo dal 2012 è salito del 2,3% all’anno (quello globale del 7,8%) ed è composto per il 63% da acqua liscia e per il resto da acqua gassata. Incremento dipeso anche dalla stagnazione dei soft drink, spesso associati a stili alimentari non salutari.
