Acqua Sant’Anna archivia il 2020 con soddisfazione. E ora punta su sostenibilità e tecnologia

2021-05-24T14:04:09+02:0024 Maggio 2021 - 15:00|Categorie: Beverage|Tag: , , , , |

Vinadio (Cn) – A oltre un anno dallo scoppio della pandemia, Acqua Sant’Anna fa il punto sul 2020. Il portavoce è l’Ad Alberto Bertone. Dopo una breve battuta d’arresto nei primi mesi del lockdown, l’azienda ha ricominciato a crescere. “Abbiamo cambiato strategia commerciale e modo di proporci sul mercato”, spiega l’amministratore delegato al Corriere della Sera. “Abbiamo rilevato che i consumatori volevano una promozione subito, piuttosto che sconti sulle spese successive e li abbiamo accontentati. Inoltre abbiamo puntato sui formati da un litro e mezzo e due litri, i più richiesti nell’anno della pandemia”. La performance di Acqua Sant’Anna si inserisce in un quadro più ampio: “Negli ultimi 10 anni il fatturato è più che triplicato fino ad arrivare ai 320 milioni nel 2019 […] cresciamo a doppia cifra anno dopo anno”. Nel 2021 il gruppo si sta concentrando sulle bevande parafarmaceutiche con acido ialuronico, collagene o vitamine, tè freddi e acqua con frutta, oltre che sullo sviluppo delle esportazioni. La strategia aziendale, inoltre, prevede di continuare a lavorare sull’efficienza e sull’automazione dello stabilimento di Vinadio (Cn) – al quale negli anni sono stati destinati vari investimenti (leggi qui) –, che oggi ha un potenziale di circa 3,5 miliardi di bottiglie prodotte all’anno. La sostenibilità è un altro asset fondamentale per la realtà piemontese, che si sta dedicando ad ampliare il suo progetto di contenitori interamente biodegradabili.

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