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Aiab e FederBio bocciano la bozza del Piano strategico nazionale della Pac: “Poca importanza riservata al biologico”

2021-12-07T15:54:48+02:007 Dicembre 2021 - 15:52|Categorie: Bio|Tag: , , , , |

Bologna – FederBio e Aiab (Associazione italiana per l’agricoltura biologica) disapprovano la bozza del Piano strategico nazionale (Psn), il principale strumento per la programmazione nazionale 2023-2027 della Pac. Motivo di tale malcontento è la poca attenzione riservata al segmento biologico nella bozza del Psn che, a dire delle associazioni di categoria, “non gli riconosce adeguata importanza relegandolo di fatto a solo uno dei nove obiettivi specificati, pur citando ripetutamente il termine ‘sostenibilità’ in tutti i punti del documento”. Prosegue la nota stampa: “Con l’attuale bozza l’Italia rischierebbe di perdere concrete opportunità di sviluppo rilevanti per l’intero comparto agricolo. Inoltre, attribuire un ruolo marginale all’agricoltura biologica comprometterebbe la svolta verso l’agroecologia e il raggiungimento degli obiettivi delle Strategie e del Piano d’azione Ue per il biologico, lasciando peraltro il sostegno dei fondi Ue a competitori diretti come Francia e Spagna”. FederBio e Aiab chiedono il raggiungimento del 30% della Sau (Superficie agricola utilizzata) biologica entro il 2027, ma per perseguire tale traguardo occorre lo stanziamento complessivo di 900 milioni di euro attraverso un ecoschema per il biologico nel primo pilastro della Pac e misure agro-climatico-ambientali dello Sviluppo rurale di competenza delle regioni. “Siamo in grande ritardo per un Psn realmente all’altezza delle sfide cui ci chiama l’Europa”, sottolinea Maria Grazia Mammuccini, presidente di FederBio. “Purtroppo, finora tutte le nostre proposte integrative al Psn non sono state accolte pregiudicando così la sfida alla transizione ecologica dell’agricoltura e del sistema alimentare nazionali”. È per questo motivo che le due associazioni, appellandosi al ministro Patuanelli e al sottosegretario all’Agricoltura Battistoni, chiedono di poter partecipare ai tavoli di confronto politici-strategici sull’argomento con il loro documento di proposta #CambiamoAgricoltura.

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