Aicig: festeggiati a Firenze i 20 anni di Dop e Igp

2012-05-25T15:53:38+02:0025 Maggio 2012 - 15:14|Categorie: Mercato|Tag: , , , , |

Firenze  – Trasparenza delle etichette, necessità di aumentare i volumi di export e Pacchetto qualità: di questo e di come il sistema delle Dop e delle Igp si sia evoluto nel corso dei vent’anni della sua esistenza si è parlato ieri pomeriggio a Firenze durante l’assemblea annuale di Aicig – l’Associazione che rappresenta in valore circa il 93% delle produzioni italiane ad Indicazione geografica raccolte in 56 consorzi di tutela riconosciuti dal Mipaaf – che ha avuto luogo a Palazzo Vecchio a Firenze alla presenza del ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Mario Catania e del presidente della Commissione agricoltura e Sviluppo rurale del Parlamento europeo Paolo De Castro. Entrambi si sono ampiamente confrontati  sulle problematiche a livello sia nazionale che europeo e più in generale, sul pieno sostegno, il lavoro di squadra e l’importanza di Aicig, unico esempio a livello europeo di associazione che raggruppa tutte le filiere e le categorie merceologiche di prodotto a indicazione geografica. Ad aprire l’incontro, il presidente di Aicig Giuseppe Liberatore (nella foto, a sinistra, insieme al ministro Catania), il quale prima di iniziare ha voluto esprimere parole di sostegno alle aziende socie dei consorzi interessate dal sisma in Emilia. “”Celebrare oggi i vent’anni del sistema Dop e Igp – – ha affermato Liberatore – ci consente di tracciare un bilancio incoraggiante sulle esperienze passate e di immaginare percorsi virtuosi per il futuro. Con il sostegno delle istituzioni, sia a livello nazionale che europeo, dobbiamo mantenere alta l’attenzione sull’evoluzione del “pacchetto qualità” che prevede importanti novità per la tutela e lo sviluppo delle produzioni Dop e Igp: ciò che è stato giustamente concesso in materia di programmazione della produzione ai formaggi Dop, nel pacchetto legislativo europeo sul latte, dovrà essere necessariamente esteso anche a tutti i prodotti Ig degli altri comparti agroalimentari. Sarebbe incoerente una disparità di trattamento tra formaggi e altri prodotti trasformati. Occorre ridisegnare un modello unitario di ‘governance’ di settore e auspichiamo – una maggiore trasparenza delle etichette, maggiore tutela dei nostri prodotti contro le contraffazioni e su questioni di natura internazionale, diffusione al consumatore delle caratteristiche di Dop e Igp e azioni da parte del Governo per offrire dei punti di riferimento e delle strutture operative che aiutino ad aumentare i valori dell’export”. Aggiornato alla data odierna, il numero dei riconoscimenti a livello europeo è di 1056 prodotti, di cui 544 Dop e 512 Igp. Mentre i prodotti a indicazione geografica registrati in Italia (paese leader per numero di riconoscimenti) sono 241 di cui 152 Dop e 89 Igp. Il settore con il maggior numero di riconoscimenti è quello dell’ortofrutta e cereali (96 prodotti), seguito dagli oli extravergine di oliva (43), formaggi (42), prodotti a base di carne (36), carne fresca (4) e altri settori che sommati contano altre 20 IG. In valori economici, il fatturato al consumo di Dop e Igp italiane, vale circa 10 miliardi di euro, di cui quasi 7,4 sul mercato nazionale. (NC)

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