Almaverde Bio celebra 25 anni di attività e ribadisce il suo impegno verso l’accessibilità al biologico

Cesenatico (Fc) – Almaverde Bio ha festeggiato 25 anni di attività nel mondo del biologico. Nel corso dell’evento organizzato al Grand Hotel Da Vinci di Cesenatico, il presidente di Almaverde Bio, Ernesto Fornari, ha ripercorso l’intuizione del 1997, ispirata dall’entomologo Giorgio Celli – primo promotore  di una nuova idea di agricoltura – e sostenuta dalla Regione Emilia-Romagna, che è poi sfociata nel 2000 nella nascita della società consortile.

Oggi il marchio riunisce imprese attive in vari segmenti di filiera: Canova (ortofrutta e IV gamma), Fruttagel (trasformazione frutta, verdura e surgelati), Circeo Pesca (prodotti ittici), Eurovo (uova), Molino Spadoni (farine) e Futura (polpe, omogeneizzati di frutta e gastronomia vegetale). Nel 2024 il suo fatturato ha toccato 37,5 milioni di euro (+8,5%). “Almaverde è nata da una visione lungimirante”, ha sottolineato Fornari, “e oggi è un marchio noto e rassicurante, che risponde alla domanda di qualità, gusto e sostenibilità”.

Sul tema dell’accessibilità al bio, il vicepresidente Stanislao Fabbrino ha ribadito il ruolo di Almaverde nel democratizzare il bio: “Industrializzarlo non significa snaturarlo, ma renderlo disponibile. Serve una filiera strutturata: Fruttagel trasforma 90mila tonnellate di materia prima l’anno, il 20% delle quali è bio. Non basta il mercatino contadino: serve una filiera controllata e strutturata”.

Nella foto, da sinistra: Arianna Izzi della piattaforma editoriale Immedia, Paolo Pari, direttore Almaverde Bio, l’attore Giovanni Storti ed Ernesto Fornari, presidente di Almaverde Bio (foto tratta dalla pagina linkedIn di Alverde Bio)

 

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