Bruxelles – Anche il Gruppo di alto livello, voluto da Dacian Ciolos, giudica negativi i possibili effetti della liberalizzazione dei diritti di impianto. Dopo la riunione del 6 luglio scorso, il Gruppo ha, infatti, sottolineato come esista il rischio concreto di sovrapproduzione, diminuzione della qualità e delocalizzazione dei vigneti in pianura. L’impatto del provvedimento sarebbe quindi molto forte sia dal punto di vista ambientale, che da quello sociale, con la possibile scomparsa delle aziende famigliari. Sulla liberalizzazione, che dovrebbe essere attiva dal 1° gennaio 2012, si sta consumando da lungo tempo un braccio di ferro in seno all’Ue. I Paesi del Sud Europa (tra cui Francia, Spagna e Italia) sono da tempo fortemente contrari. Di tutt’altro avviso i produttori del Nord Europa, che chiedono la liberalizzazione a livello europeo del settore vitivinicolo. (PF)
Anche l’High level forum boccia la liberalizzazione dei diritti d’impianto
RepartoGrafico2012-07-09T18:03:09+02:009 Luglio 2012 - 17:54|Categorie: Vini|Tag: dacian ciolos, high level forum, impianto, Ue|
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