Assobibe: “Sugar tax inutile. Zuccheri in costante calo nei soft drink da 20 anni”

2020-11-18T15:00:06+02:0018 Novembre 2020 - 15:00|Categorie: Mercato|Tag: , , , |
Roma – La riduzione degli zuccheri aggiunti nei soft drink, da parte dei produttori Ue, è stata del 26% negli ultimi 20 anni (dal 2000 a oggi). Solo tra il 2015 e il 2019, il calo è stato del 14,5%. Lo rivelano i dati Unesda, l’associazione europea che raggruppa i produttori di bevande analcoliche, a cui aderisce l’associazione italiana di categoria Assobibe.  “Questo risultato assume un significato particolarmente importante, perché dimostra l’impegno volontario da parte di un’industria che continua a investire per garantire consumi più equilibrati. Altro che sugar tax: in Italia le aziende hanno già ridotto il contenuto di zucchero del -20% negli ultimi anni”, sottolinea Giangiacomo Pierini, presidente Assobibe. “Serve un immediato ripensamento: il posticipo di soli sei mesi, confermato dalla Legge di Bilancio ora in discussione, non è sufficiente per un settore che è già stato duramente provato dalla contrazione dei consumi e dall’emergenza Covid, per ottenere meno di 100 milioni di gettito. Sono a rischio attività, investimenti e 80mila posti di lavoro e il Governo ci deve ascoltare: l’introduzione della sugar tax incombe come una spada di Damocle su tutta la filiera”. In base a uno studio del 2018 pubblicato dal ministero della Salute, l’Italia – tra gli ultimi Paesi in Europa per consumo di bevande analcoliche – ha già ridotto del 20% il quantitativo di zucchero immesso in consumo tramite soft drink.
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