Assocaseari: il punto sul mercato del vicepresidente Lorenzo Petrilli

2013-08-21T16:07:38+02:0021 Agosto 2013 - 16:04|Categorie: Formaggi|Tag: , |

Milano – Nel corso del mese di agosto, il vicepresidente di Assocaseari, Lorenzo Petrilli, ha diffuso la consueta analisi di mercato relativa al prossimo futuro. Riportiamo integralmente il testo, di seguito.

 

“Dopo 3mila chilometri in giro per la Germania, e dopo la visita di sei fornitori diversi mi permetto di dire che il panorama futuro è alquanto preoccupante. La produzione di latte era ripartita, ma con il gran caldo di queste due settimane è nuovamente crollata e oltretutto si tratta di un latte molto povero di grasso. Come se non bastasse, tutti i grossi buyer europei, datii prezzi alti di burro e latte in polvere, sia scremato che intero, non hanno fatto le coperture da settembre in poi. La sensazione è che, al ritorno dalle ferie, si assiterà a una corsa all’acquisto con un mercato che, oltre ad essere profondamente carente di merce, continua ad aumentare di prezzo, anche grazie alle esportazioni, aiutate dalla poca disponibilità sui mercati mondiali e dalle quotazioni basse del dollaro. In questo momento l’Oceania non è ancora ripartita appieno con la produzione, dovrebbe ripartire da settembre, ma l’effetto dovrebbe registrarsi sui mercati mondiali da novembre/dicembre in poi. Inoltre, in questi giorni si è diffusa la notizia che la Cina avrebbe trovato del prodotto proveniente dalla Nuova Zelanda che conterrebbe il botulino; l’allarme in Cina è altissimo e per sicurezza i compratori sono già corsi ai ripari acquistando delle enormi quantità di latte in polvere in Europa a prezzi molto alti. Riguardo al burro, e ai grassi in particolare, la situazione è altrettanto preoccupante: poco latte liquido; povero di grassi; il prezzo della crema sempre elevato, euro 2.120/ton, e che non accenna a diminuire; stoccaggi bassi, ton 81.406 contro le ton 122.656 del 2012 e le ton 91.654 del 2011 e clienti poco coperti. Sulla carta e razionalmente parlando ci si dovrebbe aspettare un quarto trimestre di fuoco con prezzi in ulteriore aumento, ma il mercato ci sorprende sempre più spesso. Basta pensare al mese di aprile di quest’anno, quando tutti si attendevano ribassi e invece si sono registrati aumenti”.

 

 

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