Aumento prezzi della carne in Usa (2): Tyson Foods respinge le accuse di responsabilità

2021-09-23T09:47:18+02:0023 Settembre 2021 - 09:46|Categorie: Carni|Tag: |

Springdale (Usa) – Tyson Foods respinge categoricamente le conclusioni tratte dall’amministrazione americana in merito alla corresponsabilità nell’impennata dei prezzi della carne bovina negli Stati Uniti (leggi qui). Attraverso un comunicato, la multinazionale sottolinea che l’aumento del prezzo è dovuto a diversi shock di mercato senza precedenti: “Una pandemia globale e condizioni meteorologiche avverse hanno portato a un inaspettato e drastico calo delle capacità dei trasformatori di carne di operare a pieno regime. Si è assistito, di conseguenza, a un eccesso di offerta di bovini vivi e a una scarsa offerta di carne bovina, mentre la domanda di prodotti a base di carne bovina era ai massimi storici. Da qui la diminuzione del prezzo del bestiame e l’aumento del prezzo della carne bovina”. Secondo l’azienda, però, già oggi i prezzi pagati agli allevatori sarebbero in crescita. Per quanto riguarda l’accusa di controllo di tipo monopolistico da parte delle principali aziende di trasformazione carni, Tyson fa sapere che “Non è esatto suggerire che il consolidamento nell’industria della lavorazione della carne stia portando a prezzi più alti per i consumatori. Si possono trovare prove di una sana competizione anche osservando i risultati storici. […] Inoltre, i rapporti storici dei margini dei produttori e degli alimentatori di vacche e vitelli rispetto a quelli dei trasformatori, incluso Tyson, mostrano che i loro margini superano quelli dei trasformatori in quasi ogni anno, tranne il più recente”.

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