• Aviaria

Aviaria: casi in Europa in calo. In corso i test sperimentali su bovini e latte crudo

2024-07-08T17:49:57+02:008 Luglio 2024 - 15:53|Categorie: Carni|Tag: , |

Bruxelles (Belgio) – “L’Europa ha registrato il più basso numero di casi di influenza aviaria ad alta patogenicità (Hpai) nel pollame e negli uccelli selvatici dal 2019/2020 e il rischio per la popolazione in genere rimane basso”. Sono le considerazioni dell’Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare), che – assieme all’Ecdc (European Centre for Disease, Prevention and Control) e al Laboratorio di referenza europeo per l’aviaria situato all’Izsve (Istituti Zooprofilattici Sperimentali delle Venezie) – ha pubblicato un aggiornamento sulla situazione epidemiologica in Ue (link). Come riporta il sito Doctor33, i dati mostrano che, nel secondo trimestre 2023, sono stati 42 i focolai registrati in Ue, per poco più di mille animali infetti; si è trattato, nella maggior parte dei casi, del virus A/H5N1. La Germania è il Paese più colpito: 13 focolai e 217 animali infetti tra ottobre 2023 e giugno 2024. Nello stesso periodo, in Italia i casi sono stati 25: sei negli allevamenti e 19 tra i selvatici.

Intanto sono in corso, in Italia, test sperimentali su bovini e latte crudo allo scopo di produrre dati scientifici utili a una valutazione del rischio di aviaria e per una precisa diagnosi della malattia. Con l’obiettivo di farsi trovare preparati qualora si presentassero nel nostro Paese casi analoghi a quelli verificatisi negli allevamenti di vacche da latte negli Stati Uniti (leggi qui). Lo studio viene portato avanti, in accordo con il ministero della Salute, negli Istituti Zooprofilattici Sperimentali delle Venezie (Izsve) e della Lombardia ed Emilia-Romagna (Izsler).

Fino ad ora, nel nostro Paese sono stati sottoposti a test circa 3.200 bovini e capre nelle province in cui il virus A/H5N1 ha circolato negli ultimi anni: tutti hanno dato responso negativo. Negativi sono risultati anche i test in Germania e Svezia, mentre altri Paesi Ue stanno avviando delle indagini. Nel resto del mondo, oltre alle infezioni sugli animali, tra marzo e giugno sono stati segnalati 14 nuovi casi tra gli umani: due in Vietnam, uno in Australia, tre negli Usa, sei in Cina, uno in India e uno in Messico (questi ultimi due con esito fatale).

Torna in cima