Washington (Usa) – L’influenza aviaria che si è abbattuta sugli Usa sta compromettendo il settore delle carni avicole. I dati pubblicati a fine ottobre dall’American Farm Bureau sono esplicativi: dall’inizio del 2022 più di 49 milioni di uccelli in 46 Stati sono morti a causa dell’infezione da virus H5N1 o sono stati eliminati a causa dell’esposizione a uccelli infetti. Un numero che si avvicina al record raggiunto nel 2015, che aveva portato all’abbattimento di 50,5 milioni di uccelli in 21 Stati. Pesante l’impatto sul comparto avicolo. L’ultimo studio effettuato dall’Usda (il dipartimento dell’agricoltura Usa) e riportato dall’agenzia di stampa Reuters dice che la produzione di carne di tacchino quest’anno è destinata a diminuire del 6% dal 2021, a 5,2 miliardi di sterline. Mentre i prezzi al dettaglio del petto di tacchino fresco disossato e senza pelle crescono: il mese scorso hanno raggiunto il record di 6,70 dollari per libbra, in aumento del 112% rispetto all’anno precedente, e del 14% in più rispetto al record precedente registrato nel 2015.
