Venezia – Il ministero della Salute ha dato il via libera alla ripartenza degli accasamenti di polli e tacchini nelle aree a medio rischio. Vale a dire una parte dei territori del padovano, del vicentino, del veneziano e del rodigino. Restano bloccate invece le aziende avicole del veronese, che si trovano nell’area rossa ad altissimo rischio e in quella arancione ad alto rischio. Gli accasamenti saranno possibili seguendo alcune indicazioni e possono avvenire mediante l’invio, da parte delle filiere o degli allevatori, di una programmazione ai servizi veterinari territorialmente competenti. Nelle aree di rischio medio, ma a densità media e alta, per dare il via all’accasamento, ad esempio, serve il parere favorevole della Regione a seguito di presentazione di una programmazione che deve rispettare una distanza minima di 1.100 metri tra allevamenti di tacchini da carne e broiler e 1.500 metri tra allevamenti di galline ovaiole. Nel frattempo, il ministero della Salute e il Mipaaf hanno avviato le procedure per il riconoscimento dei danni diretti e indiretti subiti dagli allevatori. Confagricoltura Veneto, insieme a Cia e Coldiretti, ha chiesto inoltre alla Regione di dichiarare lo stato di calamità sulla base del decreto legislativo 102/104, in modo da attivare tutti gli strumenti di sostegno possibili.
Aviaria: via libera agli accasamenti nelle aree a medio rischio. Gli allevamenti del veronese restano chiusi
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