Caserta – Tra i comparti del lattiero caseario, quello della mozzarella di bufala campana ha particolarmente sofferto le conseguenze del lockdown: -25% di fatturato e -20% di volumi prodotti. Sono i dati del Consorzio di tutela riportati oggi dal Sole 24 Ore. Si registrano problemi con l’export, la logistica e, naturalmente, con l’Horeca costretto alla chiusura. Inoltre i consumatori hanno posto grande attenzione ai prezzi, inducendo i produttori di mozzarella di bufala campana Dop ad abbassare i listini. Il latte di bufala resta inutilizzato e, per salvaguardare la filiera, viene concessa una deroga al disciplinare di produzione per permettere l’utilizzo di prodotto congelato. I produttori, oggi, secondo le parole del quotidiano, chiedono che i disciplinari delle Dop si possano modificare in maniera più snella e rapida, a esclusione delle norme fondamentali di tutela della qualità e territorialità del prodotto. Pier Maria Saccani, direttore del Consorzio di tutela mozzarella di bufala campana Dop, infatti commenta: “Il Covid ci ha insegnato tanto. Primo: dobbiamo continuare a puntare su qualità e sicurezza. Secondo: non possiamo limitarci a produrre e distribuire, dobbiamo interpretare i bisogni del consumatore: adottare porzioni e imballaggi nuovi, puntare di più sul delivery, soddisfare chi fa smart working”.
Bufala campana Dop, i produttori chiedono di snellire con rapidità il disciplinare
RepartoGrafico2020-07-21T09:55:13+02:0021 Luglio 2020 - 09:55|Categorie: Formaggi|Tag: consorzio di tutela mozzarella di bufala campana dop, disciplinari, lockdown, pier maria saccani|
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