Roma – “Troppo spesso la promozione internazionale è stata una sorta di tour operator per gli assessori regionali”, solita schiettezza per il sottosegretario allo Sviluppo economico, Carlo Calenda, che è intervenuto ieri nel corso dell’Assemblea nazionale dell’Alleanza delle cooperative agroalimentari, in scena martedì 16 e mercoledì 17 a Roma. Un’occasione per stigmatizzare gli errori del passato: “Buonitalia è stata un’esperienza tragica”. E per ribadire le linee di intervento presenti e future: “Se la valorizzazione dell’agroalimentare italiano si limita all’organizzazione di wine and food tasting, è un totale sperpero di denaro pubblico. Promozione significa portare il prodotto sullo scaffale della Gd, partecipare agli eventi fieristici e organizzare piani media”. Il sottosegretario è tornato a ribadire l’importanza e l’assoluta necessità (anche ai fini di un contributo pubblico) “dell’asse” che vede allineate le principali fiere alimentari nazionali, nella promozione oltre confine: “L’Italia ha tre manifestazioni agroalimentari che possono competere per la nostra internazionalizzazione, e sono Tuttofood, Cibus, Vinitaly. O lavorano insieme all’estero o non avranno un euro dal governo italiano. È stato così l’anno scorso e così sarà nei prossimi anni”.
Calenda detta le linee per la promozione all’estero dell’agroalimentare
RepartoGrafico2023-06-13T15:12:29+02:0019 Novembre 2015 - 16:42|Categorie: Fiere|Tag: buonitalia, Calenda, cibus, ministero dello Sviluppo economico, tuttofood, vinitaly|
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