Roma – A fronte della caduta delle barriere sanitarie che da 17 anni bloccavano le esportazioni di carne bovina italiana verso Paesi terzi a causa del morbo della Bse (conosciuto come ‘mucca pazza’) che aveva colpito numerosi capi, per l’Italia si aprono nuove prospettive commerciali. Cina, Giappone e Israele hanno revocato il bando che impediva l’ingresso di carni bovine italiane e l’Arabia Saudita potrebbe riaprire le frontiere nei prossimi mesi. “Il nostro Paese è stato riconosciuto indenne dal morbo Bse dal 2013”, spiega Francois Tomei, direttore di Assoccarni, in un’intervista a Il Sole 24 Ore. “Dopo un blocco così lungo, si devono rimettere in moto le relazioni commerciali in mercati dove nel frattempo si sono radicati competitors stranieri. L’Italia dovrà puntare sulla qualità e sull’innovazione di prodotto”.
Carni italiane: nuove prospettive commerciali dopo la caduta di barriere sanitarie verso paesi terzi
Margherita Luisetto2018-05-03T12:28:26+02:003 Maggio 2018 - 13:00|Categorie: Carni|Tag: Assocarni, carne bovina, François Tomei|
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