Firenze – Dal 1° gennaio 2018, dopo lungo iter amministrativo, è entrata in vigore la modifica del disciplinare di produzione del Chianti Docg, che d’ora in poi “si potrà imbottigliare, fatte salve le deroghe e i diritti acquisiti nel tempo dalle aziende imbottigliatrici, solo in Toscana”. Il riferimento va alle aziende confezionatrici ubicate fuori della Toscana che hanno imbottigliato Chianti per almeno due anni negli ultimi cinque. “Si tratta della modifica della delimitazione della zona di vinificazione, invecchiamento, imbottigliamento e affinamento perché fino a oggi era infatti possibile imbottigliare il nostro vino in tutto il mondo”, spiega Giovanni Busi, presidente del consorzio Vino Chianti. “Per adesso, dopo l’approvazione in sede nazionale, operiamo in regime di ‘etichettatura transitoria’ in attesa che il fascicolo con la modifica in argomento venga approvato in via definitiva in sede comunitaria, i cui tempi non sono al momento quantificabili”, commenta Busi. Il Chianti produce 100 milioni di bottiglie, per il 70% destinate all’export. Nei prossimi 7-10 anni la produzione della Docg dovrebbe passare da 800mila ettolitri a un milione (+25%).
Chianti: dal 1° gennaio si imbottiglia solo in Toscana
federica2018-01-02T10:43:48+02:002 Gennaio 2018 - 10:43|Categorie: Vini|Tag: chianti docg, disciplinare di produzione, imbottigliamento|
Post correlati
Vino, presentate le stime vendemmiali 2025: raccolto ottimo qualitativamente, un po’ meno sulla quantità
10 Settembre 2025 - 17:11
Torna ‘Colline in Bolle’, la rassegna dedicata ai Metodo Classico della Lombardia
10 Settembre 2025 - 09:05
Alto Adige Wine Summit, grande successo per la prima edizione riservata ai professionisti
9 Settembre 2025 - 15:26
Consorzio Doc delle Venezie: “Dagli accordi Ue-Mercosur ottime opportunità”
9 Settembre 2025 - 14:15
Prosecco e Pizza: l’evento de La Gioiosa celebra due ‘icone’ del made in Italy
9 Settembre 2025 - 10:48