Reggio Emilia – La risposta di Bonterre in merito alla bocciatura del Tribunale di Reggio Emilia (leggi qui) non si è fatta attendere. Voci solitamente ben informate confermano che il gruppo modenese presenterà reclamo presso la Corte d’appello di Bologna, dove si auspica verrà fornita una lettura appropriata, tale da rendere ammissibile la sua proposta. Ma quali sono i fondamentali del reclamo? Secondo Bonterre, Ferrarini ha chiaramente imbastito (il 31.8.20) una proposta con l’intento di ottenere la qualificazione di “proposta di sbarramento” ed escludere ogni proposta concorrente, in quanto disporrebbe un soddisfo medio del 30% dei creditori chirografari. Una corretta interpretazione richiederebbe il 30% di soddisfo minimo in ciascuna delle classi e in sostanza il soddisfo per detta percentuale per ogni creditore; il sistema delle “proposte concorrenti” porta una ventata di competizione per far prevalere il miglior soddisfo per ogni creditore, così che la soglia del 30% deve essere universale. Altrimenti si rischia di discriminare tra creditore e creditore. Sarà dunque la Corte d’Appello – come già asserito dallo stesso Tribunale nel disporre il rinvio dell’adunanza dei creditori – a dire una parola ultimativa sul tema della presenza di più alternative per i creditori.
