Consiglio dei ministri, approvato il recepimento della direttiva Ue ‘Breakfast’

2025-10-09T08:45:02+02:009 Ottobre 2025 - 08:45|Categorie: Mercato|Tag: , , , |

Roma – Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto che recepisce la direttiva europea cosiddetta ‘Breakfast‘. Vengono così introdotte alcune novità nella tracciabilità e  trasparenza di prodotti come il miele, i succhi di frutta e le marmellate.

“Oggi recepiamo la direttiva cosiddetta Breakfast dopo un lungo lavoro di confronto tra produttori e istituzioni. I cittadini avranno gli elementi per valutare con più consapevolezza il prodotto che stanno acquistando e fare una scelta sulla qualità. Il mercato europeo è un mercato aperto e deve continuare ad esserlo, ma dobbiamo essere consci che noi italiani, noi europei abbiamo livelli di qualità che altre nazioni non hanno. Sapere che la provenienza è italiana, europea o extra-Ue fa la differenza e tutela la qualità del Made in Italy”, ha commentato il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida.

Entrando nello specifico del decreto, per quanto riguarda il miele, nei prodotti confezionati bisognerà indicare i paesi di provenienza delle miscele. I confezionatori, in presenza di due o più paesi di origine delle componenti, dovranno indicare in ordine decrescente i Paesi e le relative percentuali. Solo nel caso in cui vi siano composizioni con miscele provenienti da quattro paesi che raggiungono almeno il 60% di contenuto del prodotto sarà possibile non indicare la percentuale dei restanti Paesi. Verrà inoltre cambiata la denominazione del miele filtrato. Fino ad oggi, questa sostanza veniva commercializzata con questa dicitura, ma poteva trarre in inganno chi acquistava. Con il recepimento della direttiva, la denominazione miele filtrato rientra nella più ampia definizione di ‘Miele ad uso industriale’, più rispondente all’uso consentito, ossia ad uso unicamente culinario. L’Italia produce 24mila tonnellate di miele l’anno e queste nuove regole di trasparenza e tracciabilità potranno tutelare il prodotto nostrano dai prodotti extra-Ue di bassa qualità.

In relazione ai succhi di frutta, sono state aggiornate le tipologie autorizzate di succhi di frutta, introducendo le categorie di ‘succo di frutta a tasso ridotto di zuccheri’, ‘succo di frutta da concentrato a tasso ridotto di zuccheri’ e ‘succo di frutta concentrato a tasso ridotto di zuccheri’, i quali devono presentare il 30% di zuccheri in meno rispetto al prodotto di riferimento.

Nelle confetture, infine, è stata innalzata la quantità minima di frutta nelle confetture e confetture extra: da 350 g a 450 g di frutta per kg di confetture (da 35% a 45%) e  da 450 g a 500 g di frutta per kg di confetture extra (da 45% a 50%)

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