Consorzio Asiago vs Calenda: “Pesanti contraccolpi degli accordi Ceta sui nostri prodotti”

2015-08-05T17:26:16+01:005 Agosto 2015 - 15:59|Categorie: Formaggi|Tag: , , |

Vicenza – Lunedì 3 agosto il Consorzio tutela formaggio Asiago ha spedito una lettera a Carlo Calenda, vice ministro dello Sviluppo economico. Eccone alcuni stralci: “L’accordo Ceta ha già iniziato a esplicare i propri effetti negativi, generando per l’Asiago un calo del 58% delle esportazioni verso il Canada nei primi quattro mesi del 2015. Non si comprende perché un accordo (estremamente discriminatorio nei nostri confronti) con un paese tradizionalmente caratterizzato da un alto livello di protezionismo debba essere esportato anche in paesi, come il Vietnam, dove la denominazione Asiago è già registrata dal 1980”… “Se per Lei l’accordo con il Canada rappresenta il punto di riferimento non c’è da aspettarsi nulla di buono in occasione di ulteriori futuri negoziati”… “Non vogliamo che la nostra Dop venga usata come ‘agnello sacrificale’ nell’ambito di negoziati bilaterali”… “Preannunciamo l’intenzione di richiedere un congruo risarcimento da parte dell’Unione Europea e di chi in questo caso ne avalla la politica, per i danni che stiamo subendo sul fronte commerciale in Canada, ma soprattutto auspichiamo di poter essere coinvolti preventivamente in occasione di negoziati in cui vengono discussi i nostri interessi”.

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