I consorzi di Asiago, Fontina, Gorgonzola e Parmigiano Reggiano contestano l’operato del Governo nell’ambito dei negoziati internazionali

Aosta/Novara/Reggio Emilia/Vicenza – Il 3 agosto è stata spedita – all’attenzione di: Phil Hogan, commissario all’Agricoltura e allo Sviluppo rurale Ue; Cecilia Malmström, commissario per il Commercio Ue; Matteo Renzi, presidente del Consiglio; Maurizio Martina, ministro delle Politiche agricole alimentari forestali; Carlo Calenda, vice ministro dello Sviluppo economico – una bella lettera a firma dei presidenti dei consorzi di Asiago, Fontina, Gorgonzola, Parmigiano Reggiano. I firmatari si lamentano che: “… nelle negoziazioni bilaterali in corso con il Vietnam, le denominazioni Dop firmatarie della presente, sono state discriminatamente considerate. Chiediamo di essere preventivamente informati, con congruo anticipo, al fine di un utile supporto anche di partecipazione, prima della definizione di ogni accordo bilaterale che coinvolga le denominazioni di origine protetta Asiago, Fontina, Gorgonzola e Parmigiano Reggiano”. Non solo, i rappresentanti dei consorzi protestano: “Non riteniamo accettabile, come già accaduto nel corso dei negoziati Ceta, che le nostre denominazioni siano oggetto di trattamento discriminatorio rispetto ad altre Indicazioni geografiche comunitarie; e siamo estremamente preoccupati per il rischio che tale approccio venga reiterato, anche in occasione di futuri negoziati”. Da qui la richiesta: “… che le autorità nazionali e comunitarie competenti in materia tutelino con determinazione e senza compromessi, in sede negoziale, le nostre denominazioni”.

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