Bardolino (Vr) – Il Consorzio di tutela del Bardolino si dice “stupito e incredulo” che la Federazione italiana dei vignaioli indipendenti (Fivi) abbia preso posizione contro la decisione di abbassare da 130 a 115 quintali per ettaro la quantità della uve idonee a ottenere vini della Doc Bardolino nella vendemmia 2013. “Francamente – ha affrmato il presidente del Consorzio Giorgio Tommasi (nella foto) – non riusciamo a capire i motivi delle considerazioni espresse dalla Fivi. Stando all’elenco dei soci che compare nel sito della federazione, i vignaioli del Bardolino aderenti alla Fivi sono sette, e cinque di questi dichiarano sui siti aziendali le loro rese per ettaro riferite al Bardolino, indicandole da un minimo di 86 e un massimo di 112 quintali. […] Appare del tutto incomprensibile come possano definire lesiva dei loro interessi la scelta di abbassare le rese a 115 quintali, considerato che, essendo per loro stessa dichiarazione già al di sotto di questo valore, non sono minimamente toccati dalla decisione del Consorzio”.
Consorzio del Bardolino: “Immotivati gli attacchi della Fivi all’abbassamento delle rese per la vendemmia 2013”
federica2013-07-03T14:51:25+01:003 Luglio 2013 - 14:51|Categorie: Vini|Tag: Consorzio di tutela del Bardolino, Fivi, Giorgio Tommasi|
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