Crisi dei chip (3): Bosch investirà fino a 10 miliardi per la rifornire l’Ue

2022-07-14T09:38:48+01:0014 Luglio 2022 - 09:38|Categorie: in evidenza, Tecnologie|Tag: , , , |

Dresda (Germania) – “Fino al 2026 investiremo nello sviluppo e nella produzione di chip tre miliardi di euro, che si aggiungano al miliardo che abbiamo già investito in questo stabilimento di Dresda. Ma entro la fine del decennio l’investimento complessivo del gruppo arriverà a 10 miliardi di euro”. A parlare è Stefan Hartung (foto), Ad di Bosch, prima multinazionale europea a lanciare un progetto di sviluppo a lungo termine sul potenziamento del mercato Ue dei microprocessori dopo il varo, a marzo, del Chips Act europeo. Come si legge su Il Sole 24 Ore, quest’ultimo, con una dotazione di 45 mld di euro, punta a portare al 20% (rispetto all’attuale 10%) la quota di produzione europea di chip, la cui domanda è attesa in crescita del 30% l’anno. “È lo stabilimento di chip più moderno al mondo”, aggiunge Hartung in riferimento al polo di Dresda. “La battaglia dell’affrancamento non è semplice, ma possiamo arrivare a soddisfare la domanda dell’industria, un obiettivo strategico per l’Europa. Per questo non costruiremo solo microchip, ma aumenteremo la produzione di processori con maggiori capacità di calcolo, come quelli necessari per l’automotive e le applicazioni industriali”.

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