Milano – A causa degli attacchi Houti alle navi mercantili in transito nel Mar Rosso (leggi qui), i passaggi dal canale di Suez si sono ridotti del 50% nelle prime settimane del 2024, portando le compagnie di navigazione a passare per il Capo di Buona Speranza (Sudafrica). Secondo i dati pubblicati da un report realizzato dal centro studi Fedespedi (Federazione spedizionieri italiani) e citati da Il Sole 24 Ore, il cambio delle rotte ha impattato significativamente sul costo dei noli marittimi registrando un aumento del 44% rispetto ai valori medi del 2023. La riprogrammazione delle tratte ha avuto conseguenze negative sul livello di servizio in termini di giorni medi di ritardo e di percentuale di navi arrivate alla data prestabilita (solo il 54,6% ha un tasso di puntualità ad aprile). Dallo studio emerge inoltre che la programmazione delle nuove rotte sta avvantaggiando i porti del Mediterraneo più vicini allo stretto di Gibilterra, come Tangeri in Marocco (+26%) e i porti spagnoli in generale (+12,1%). I porti italiani, invece, evidenziano nel complesso una flessione del 3,2% nel primo trimestre del 2024.
