Parma – Era dallo scorso 9 gennaio che il pesante Dop non toccava i 2 euro/kg. Dopo un 2024 in cui per 40 settimane su 52 il suino italiano più pregiato era stato sopra questa soglia, da 27 settimane il prezzo di riferimento della suinicoltura italiana viaggiava sotto i 2 euro, per una media che fino oggi era stata di 1,896 euro/kg. Il temuto aumento del vivo, inaugurato il 19 giugno con un aumento di 1,5 centesimi, fino ad ora era stata abbastanza ben governato dai macelli, che sono riusciti a contenerlo a una media ragionevole di 1,7 centesimi a settimana (+4,5% in poco più di un mese). Gli allevatori, però, non erano soddisfatti e l’intervista a rilasciata da Ivan Valtulini a Teseo (leggi qui) faceva presagire una seduta sul piede di guerra. E infatti oggi la Cun ha sancito 4,2 centesimi di aumento (4,1 per il circuito non tutelato), che portano i prezzi a 2,022 euro/kg per il pesante Dop, 1,962 euro/kg per il Dop inferiore ai 160 kg e 1,886 euro/kg per il non tutelato più costoso. Nell’ultimo mese e mezzo, l’aumento vale 6,7 punti in termini percentuali.
